Un Mondo di Mele

Vi siete mai chiesti come potrebbe reagire il caro personaggio di Italo Calvino, Marcovaldo, quando incontrasse uno smartphone? Questa storia offre un suggerimento.

Marcovaldo dormiva sull’aiuola, che cosa faceva spesso ultimamente. Si svegliò all’improvviso quando qualcosa gli cadde in testa. Sperò che fosse una mela, perché aveva fame, anche se aveva promesso a Domitilla che non avrebbe mai più mangiato nulla dell’aiuola.

Non era una mela, ma un oggetto piatto e rettangolare con l’immagine di una mela. “Che strano,” pensò un deluso Marcovaldo. Quando lo toccò si illuminò. C’erano molte piccole scatole con nomi strani. Marcovaldo toccò quella chiamata “Mappe”, pensando che potesse aiutarlo a capire. Si aprì un mondo. Marcovaldo vide una mappa della sua città, e poi una voce gli ordinò di andare dritto e poi di girare a sinistra. 

In qualche modo tornò alle scatole e scelse “Zoom”, sperando che fosse in un mondo più interessante. Si aprì il mondo degli zoom. Si unì a riunione e apparvero molte scatole, ciascuna con una piccola persona, che si agitava, sbadigliava, e era distratto.

Successivamente scelse un mondo chiamato “DanceFit”. Apparve una donna energica con pochi vestiti addosso. Lo esortava ad alta voce a “Muoviti! Muoviti!” Marcovaldo lasciò presto quel mondo.

Successivamente, lui scelse “SnapChat”, pensando che fosse divertente. C’era la sua faccia ma all’improvviso diventò rosso, la sua espressione era arrabbiata, le corna gli spuntarono dalla testa e fu avvolto dal fumo.

Marcovaldo urlò e buttò l’oggetto in strada. Prontamente, un autobus gli passò sopra!

Dopo che Marcovaldo si fu calmato, si riaddormentò sull’aiuola e sognò un mondo di mele vere.

Fine.

(If you are reading this in English, please note that it is an AI translation and not my writing.)

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